MOTO GUZZI: Un Marchio Nobile

Un Marchio Nobile

“Moto Guzzi non ha mai creato moto banali: migliorando continuamente tecnica e stile, senza però tradire l’originalità”

Il miglior complimento nei confronti della Moto Guzzi? Quello ricevuto da Carlo Emilio Gadda, ritenuto da critici il più grande scrittore italiano del secolo scorso. Gadda, che era laureato in ingegneria al Politecnico di Milano, scrive in calce al racconto breve ‘Al parco, in una sera di maggio(inserito nell’Adalgisa – Disegni milanesi – Edizioni Einaudi): “Moto Guzzi” = Motociclette di fabbricazione Guzzi. Officine Guzzi a Mandello del Lario, ramo che volge a mezzogiorno, o quasi, riva orientale, dopo un po’ di golfi e di seni da Lecco. Sparso, il borgo, sull’ampio ventaglio della deiezione. Guzzi! Nome vivo e dirò palpitante nella sistolediastole d’ogni italico centauro’.

La Guzzi-Parodi originale, con motore di 500 cc e distribuzione a quattro val- vole per cilindro, dalla quale ha preso avvio la costruzione (semplificata) dei modelli di serie nel 1921.
La Guzzi-Parodi originale, con motore di 500 cc e distribuzione a quattro val- vole per cilindro, dalla quale ha preso avvio la costruzione (semplificata) dei modelli di serie nel 1921.

Nel racconto, la Moto Guzzi entra solo come comparsa (‘Una tolemaica girogiostra di motociclette rampanti, un fotomontage iridato di saette rosse o violette e gasolina usta (…) Nel piroettante cosmo della Viscosa e delle Moto Guzzi…’), contrapposta a una antiquata carrozza, nel passeggio al Parco in una serata primaverile; eppure l’autore non resiste al complimento. Questa è una chiara dimostrazione di una ammirazione sincera, della quale egli stesso era convinto, dopo avere analizzato l’argomento con la curiosità e l’interesse che facevano parte del suo spirito.

Quella stessa Moto Guzzi, nel 2021 ha tagliato il traguardo dei 100 anni. Mantenendosi sempre fedele ad un concetto che racchiude varie caratteristiche, tra le quali quella che è da sempre una regola generale: evitare di mettere in produzione motociclette prive di una spiccata personalità.

Circuito di Legnano, il pubblico appostato sulle case e sulle balle di paglia, che dovrebbero proteggere i piloti in caso di scivolata
Circuito di Legnano, il pubblico appostato sulle case e sulle balle di paglia, che dovrebbero proteggere i piloti in caso di scivolata

“MOTO GUZZI: Forever” – Il libro

Forse solo i più entusiasti, tra i tanti appassionati della Moto Guzzi, sono a conoscenza della affinità tecnica tra il motore ‘monocilindrico’ della ‘250’ da corsa della Casa di Mandello e il V12 delle prime Ferrari. Una parentela sorprendente che si spiega con l’apprezzamento del grande tecnico Gioachino Colombo per il motore che Carlo Guzzi aveva ideato per la moto da corsa, ai vertici dei GP con i nomi di ‘Albatros’ e ‘Gambalunghino’. Negli anni successivi alla fine della guerra, Colombo ha progettato il motore della prima Ferrari e ha tenuto conto dei concetti di Mandello. Così, il primo V12 di Maranello arrivato ai fatidici ‘3000 cc’, era un ‘Guzzi’ moltiplicato per 12.

Collezione di moto d'epoca Luigi Baroncelli:  Moto Guzzi Tipo Normale, 500 cc. anno 1921. E' il primo modello di moto costruita dalla Guzzi.
Collezione di moto d'epoca Luigi Baroncelli: Moto Guzzi Tipo Normale, 500 cc. anno 1921. E' il primo modello di moto costruita dalla Guzzi.

È una delle tante storie curiose, contenute in questo volume che affianca il racconto delle vicende che hanno caratterizzato la cronologia del marchio, alla descrizione di tutti i modelli usciti dalle mitiche ‘officine’ di Mandello del Lario, da strada e da corsa.

Fenomeno tipicamente italiano, profondamente legato alla personalità del prodotto, Guzzi non ha mai creato moto banali: migliorando continuamente tecnica e stile, senza però tradire l’originalità.

Fedele al motore bicilindrico a V di 90°, concepito per il ’turismo veloce’, La Guzzi è riuscita a dimostrare che anche con quella tecnica tipicamente ‘stradale’ potevano essere affrontate le corse. Lo conferma il racconto particolareggiato dell’epopea delle gare per moto ’derivate di serie’ degli Anni ’70 e delle ancor più clamorose vittorie nella ‘Battle of the Twins’ di Daytona, nel primo decennio di questo secolo.

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