Mille Miglia: 1928 L’Alfa Romeo coglie la sua prima vittoria

Mille Miglia

1928 L’Alfa Romeo coglie la sua prima vittoria con il “Negher” Campari

La Mille Miglia era nata. Benito Mussolini pronuncia il fatidico: «Si replichi». Per la seconda edizione della Freccia Rossa, ideata per essere disputata una sola volta, ma travolta dal grande successo del 1927, dalla Francia giunge attesissimo lo squadrone di Ettore Bugatti. Il costruttore italiano trasferito in Alsazia è molto affezionato a Brescia, dove egli stesso era stato protagonista di alcune competizioni di inizio secolo e dove l’8 settembre 1921 le sue Tipo 13 – denominate successivamente “Brescia” – avevano disputato il “Gran Premio vetturette” (circa 17 km da ripetersi 20 volte in località Fascia d’Oro, toccando il bivio per Ghedi e Montichiari) sbaragliando gli avversari. Le Bugatti si rivelano però inadatte alla Mille Miglia e a battere la O.M. di Franco Mazzotti, grande pilota oltre che illuminato organizzatore, è un’altra macchina italiana. Vittorio Jano direttore dell’Alfa Romeo, affida al «Negher» Giuseppe Campari la sua nuova creazione, una vettura rivoluzionaria, sovralimentata, a testa fissa dal 1929: l’agilissima 6 cilindri 1500 Super Sport.

“Stile a Colori” – Mille Miglia dal 1927 al 1957: auto, protagonisti, curiosità

Che aspetto avevano con precisione le 24 auto che si sono affermate nelle altrettante edizioni della Mille Miglia tra il 1927 e il 1957? Quali erano esattamente i colori e i dettagli dell’Alfa Romeo 6C 1750 GS di Nuvolari-Guidotti (1930) o della Lancia D24 di Ascari, vincitore nel 1954? Un dubbio che si ripete per tutte le auto vittoriose nella Mille Miglia, perché nella loro epoca le fotografie a colori non esistevano o erano comunque rare, e ci riferiamo comunque alle ultime edizioni della gara. Le grandi tavole (con viste laterali) sono accostate a immagini d’epoca che permettono di rivivere gli avvenimenti delle varie edizioni della corsa in una continua riscoperta.

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Stile a Colori: Mille Miglia dal 1927 al 1957: auto, protagonisti, curiosità