Descrizione
È nello spazio di tempo che segna il diciottesimo secolo che si collocano le opere catalogate nel libro; opere di periferia che appaiono in bilico tra il vecchio e il nuovo, tra le virtù proclamate dalla controriforma e un approccio più mondano e più laico ai piaceri della vita. Opere di artisti autoctoni e di passaggio che vogliono caratterizzare l’espressione dell’arte figurativa in una Legazione dello Stato pontificio, con le loro persistenze stilistiche e di soggetto o con le loro aperture verso un nuovo modo di sentire. In un gioco appunto di virtù e sensi.