Giuseppe (Beppe) Zagaglia nato a Modena il 5 0ttobre 1933
Ho incominciato a fare fotografie quando ero un ragazzo. Avevo una Retinette della Kodak ed ero anche appassionato di cinema 8 mm. Con i miei amici stampavamo in casa le fotografie in bianco e nero e mentre il tempo passava la passione cresceva. E crescevo anch’io. Facevo fotografie con una Rolleiflex e poi alla fine con una Nikon F. In bianco e nero guardando i grandi della fotografia: Sander, Cartier Bresson, e poi il colore con Irvin Penn, Avedon. I concorsi fotografici, le prime mostre, alla Sala di cultura e alla Biblioteca Poletti a Modena e uno stand ad Artefiera a Bologna. Ma anche a Milano 1970 al Centro Culturale Pirelli e nel 1972 alla Galleria Il Diaframma di Lanfranco Colombo. Nel 1974 in Belgio a Gent alla Galerie 5.6. Ad Amsterdam alla Canon Photo Galerie. Nel 1976 ancora al Diaframma a Milano e nel 1982in USA a Charlotteville in Virginia e in Minnesota a Mineapolis-St. Paul. A Modena nel 1995 nel Palazzo Comunale. Nel 2000 al Centro Studi Muratori e in fiera a Modena. Nel 2008 al Foro Boario e nel 2016 al Mata e nel 2017 Galleria Fonte d’abisso.
Collettive a Modena, Bologna, Milano, in Cina , in Francia, a Bergamo e in Belgio. Una pagina nel Bolaffi della fotografia del 1976 e 77. Ma per motivi personali, per il mio lavoro, per gli studi di medicina ho scelto di abbandonare quel mondo. Ma non la fotografia con i miei momenti fotografici, le immagini di Modena e i libri.
Dal 1960 circa raccolgo fotografie di Modena e dei personaggi modenesi con cui ho fatto due mostre, la prima, Modenesi a Modena al Foro Boario nel 2008 con la visitazione di 12000 persone in 20 giorni di apertura. La seconda Modenesi a Modena al Mef nel 2016. Ma soprattutto mi sono dedicato ai libri. Nel frattempo mi sono laureato in Medicina.
Ho scritto il testo di molti miei libri e anche racconti che ho pubblicato in giornali e riviste. Da circa 25 anni tengo una rubrica quindicinale sul Resto del Carlino di Modena intitolata Gente di Zagaglia in cui commento i fatti del giorno ma soprattutto ricordo gli amici e come eravamo.